23 aprile 2021
Pubblicato il testo del Decreto-Legge 22 aprile 2021, n. 52 - Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.
Il Decreto Riaperture pubbblicato in G.U oggi 22 Aprile 2021 prevede in ritorno delle zone gialle con la riapertura di ristoranti, ma anche dello sport all'aperto con il ritorno al calcio e "calcetto". Possibilità di spostamenti anche tra le Regioni con "certificazione verde".
Andiamo a vedere cosa prevede il testo per quanto riguarda lo sport. Importanti in particolare l'articolo 7 che da la possibilità della ripresa degli sport di contatto all'aperto dal 26 aprile nelle zone gialle.
Fine della divisione tra atleti agonisti di interesse nazionale e gli altri che potevano solamente svolgere allenamenti individuali.
Tutti potranno tornare in campo e disputare delle partite. Resta interdetto l'uso degli spogliatoi.
ART. 7 - (Piscine, palestre e sport di squadra)
1. A decorrere dal 15 maggio 2021 in zona gialla sono consentite le attività di piscine all’aperto in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico. 5
2. A decorrere dal 1° giugno 2021 in zona gialla sono consentite le attività di palestre in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico
3. A decorrere dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. È comunque interdetto l’uso di spogliatoi se non diversamente stabilito dai provvedimenti di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 19 del 2020.
ART. 6 (Spettacoli aperti al pubblico)
2. A decorrere dal 1° giugno 2021, in zona gialla la disposizione di cui al comma 1 si applica anche agli eventi e alle competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP), riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali. La capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 1.000 per impianti all'aperto e a 500 per impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida vigenti. Quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui al presente articolo, gli eventi e le competizioni sportive, di cui al presente comma, si svolgono senza la presenza di pubblico.
3. Per gli eventi e le competizioni all’aperto di cui al comma 2, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica e alle caratteristiche dei siti e degli eventi all’aperto, può essere stabilito un diverso numero massimo di spettatori, nel rispetto dei principi fissati dal Comitato tecnico-scientifico, sulla base di linee guida idonee a prevenire o ridurre il rischio di contagio, adottate dalla Conferenza delle Regioni o delle Province autonome per gli spettacoli all’aperto di cui al comma 1 o dall’autorità delegata in materia di sport, che, in relazione a specifici eventi o competizioni di cui al comma 2, può anche stabilire, di concerto con il Ministro della salute, una data diversa da quella di cui al medesimo comma 2.
Le linee guida di cui al primo periodo possono prevedere, con riferimento a particolari eventi, che l’accesso sia riservato soltanto ai soggetti in possesso del certificato verde di cui all’articolo 10.